Giuseppe Inama, trentino di nascita e veneto di adozione, è stato uomo dalle grandi intuizioni, in anticipo sui tempi:  a partire dagli anni Cinquanta investe in vigneti sul monte Foscarino, secondo lui la collina più prestigiosa del territorio di Soave, che diventerà la culla di alcuni dei migliori vini bianchi italiani. Dopo molti anni di lavoro, studi e sperimentazioni, nel 1991 Giuseppe inizia a produrre delle sue prime bottiglie di Vulcaia, da uve Sauvignon: varietà inedita per la zona, sulla quale Inama è deciso a puntare, vincendo alla grande la sua scommessa. A lui si deve la riscoperta del Soave classico, varietà che le coltivazioni intensive del passato avevano impoverito e che Giuseppe riporta a livelli altissimi, creando vini straordinari, indissolubilmente legati a un territorio straordinario. L’eredità di Giuseppe è stata raccolta con serietà ed entusiasmo dal figlio Stefano, grande esperto di vini e mercati, e oggi uno dei produttori più autorevoli nel panorama vitivinicolo italiano. Anche  le scelte di Stefano, come quelle del padre, sono spesso coraggiose ed anticonformiste, e hanno contribuito  al progresso dell'enologia nazionale. I vini Inama sono conosciuti, premiati ed apprezzati in moltissimi Paesi del mondo.

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