Ulteriori informazioni
Regione |
Veneto |
Formato |
0,375 LT |
Anno |
annata corrente |
Gradazione |
15,00% |
Temperatura Servizio |
10-12 gradi |
Tempo Conservazione |
Fino a 20 anni |
Vinificazione |
Appassimento su graticci per sette mesi, due anni e mezzo in legno, cinque mesi di affinamento prima della commercializzazione. |
Uvaggio |
Glera, Verdiso, Boschera, Autoctoni (Bianchetta, Daocio) |
Premi |
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Abbinamento |
Da solo a fine pasto, con formaggi erborinati o pasticceria secca. |
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Simone, Alessio e Fabio Cecchetto sono i tre giovani titolari di Ca’ di Rajo, azienda agricola ubicata a Rai di San Polo di Piave, in provincia di Treviso. I tre fratelli portano avanti con competenza e determinazione l’attività fondata dal nonno, ed anche la sua battaglia in difesa della bellussera, antico metodo di coltivazione della vite che fu ideato nella zona di Treviso dai fratelli Bellussi a fine ottocento per contrastare il flagello della peronospera. Si tratta un sistema a raggi che si sviluppa a circa tre metri di altezza da terra, in cui i filari ricamano il terreno come un merletto e formano un decorativo monumento naturale. Metodo molto sostenibile, pur se economicamente impegnativo e per questo praticamente in via di estinzione. Cà di Rajo lo difende a spada tratta e lo impiega nei quindici ettari di vigneti coltivati a Raboso del Piave, Glera, Chardonnay, Pinot Bianco, Sauvignon, Verduzzo, Merlot oltre al Manzoni Rosa 1.50 creato dal prof. Manzoni dall’impollinazione tra Traminer e Trebbiano, rarissimo autoctono che solo tre cantine producono e solo Cà di Rajo spumantizza. All’interno della tenuta troviamo la trecentesca chiesetta del Carmine e laTorre di Rai risalente al decimo secolo. Radici antiche e profonde tengono ben salda questa azienda dallo stile dinamico e contemporaneo, e costituiscono la vera ricchezza, storica e umana, da cui partire per raggiungere altissimi traguardi.