Scajari Amarone della Valpolicella DOCG Riserva 2011

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : 60% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella, 5% Oseleta
Gradazione : 16,00%
Anno : 2011
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 18-20 gradi
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Regione: Veneto

Formato: 0,75 LT

Anno: 2011

Gradazione: 16,00%

Temperatura Servizio: 18-20 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 30 anni

Vinificazione: Macerazione delle uve per 3-4 giorni a bassa temperatura, fermentazione alcolica per 20-25 giorni, fermentazione malolattica spontanea nell’estate successiva alla vendemmia. Il vino riposa i primi mesi in acciaio a temperatura controllata, poi matura per anni in botti di legno di varie dimensioni a contatto con i propri lieviti naturali; non è eseguita la filtrazione. L’affinamento in bottiglia è di almeno sei mesi.

Uvaggio: 60% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella, 5% Oseleta

Abbinamento: Brasato, selvaggina, grigliata di carne, formaggi stagionati. Da godere anche da solo in tranquilli e rilassanti dopo-cena.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: Via Matteotti, 42 - 37032 Monteforte d'Alpone - Verona

Scajari nasce nei terreni di Campiano, dove le viti affondano le radici tra le scaglie di pietra, in stratificazioni minerali uniche. E’ un Amarone prezioso, suadente, complesso, maturato in legno nel silenzio della cantina interrata di Gini per molti anni, eppure dotato di intatta freschezza e rara eleganza. Un vino nobile, di lunga vita, che impreziosisce menù raffinati e sereni momenti di meditazione e relax.

Gini è una delle più antiche famiglie di viticoltori in Monteforte d'Alpone, nel cuore del Soave Classico. Attivi già nel 1500, hanno tramandato fino ad oggi, attraverso quindici generazioni, il sapere, l’esperienza, l’amore per la terra, per l’uva e per il vino. Oggi sono Sandro e Claudio, con le famiglie, i custodi e rappresentanti della conoscenza ereditata dal padre Olinto, e coltivano, in regime di agricoltura biologica certificata, trentacinque ettari di vigneti. Hanno voluto preservare vigne di Garganega vecchie di oltre cent’anni, e vigne a piede franco, cioè non innestate, poiché sopravvissute alla fillossera, il flagello che colpì quasi tutti i vigneti europei all’inizio del secolo scorso. La varietà dei terreni, la diversità dei microclimi, la vinificazione naturale e l’affinamento nel silenzio della cantina interrata contribuiscono alla eccellenza dei vini Gini, campioni di complessità, longevità e ricchezza aromatica.