Vermentino Settimia Toscana IGT 2022

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : 100% Vermentino
Gradazione : 13,50%
Anno : 2022
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 6-8 gradi
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Regione: Toscana

Formato: 0,75 LT

Anno: 2022

Gradazione: 13,50%

Temperatura Servizio: 6-8 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 7 anni

Vinificazione: Vinificazione in acciaio con fermentazione a temperatura controllata per 15 giorni. Affinamento in acciaio per alcuni mesi prima della messa in bottiglia.

Uvaggio: 100% Vermentino

Abbinamento: Per un fresco aperitivo e per piatti a base di pesce, carni bianche, formaggi semi-stagionati.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina:  Podere Caprili, 268, 53024 Montalcino SI

Settimia è il vino nuovo della azienda Caprili e porta il nome della mamma del fondatore Alfo Bartolommei, a indicare un filo di continuità tra passato e presente, tradizione e innovazione. Nasce da uve vermentino in purezza, cresciute nel vigneto Fornacina, a circa trecento metri di quota, tra le piante aromatiche sfiorate dalla brezza del mare. E i profumi di salvia, rosmarino, fiori mediterranei, emergono dal calice, freschi e inebrianti, mentre il gusto è minerale e leggermente sapido. Bianco molto piacevole, garantito dalla qualità Caprili, perfetto per aperitivi, pesce e carni bianche.

L'azienda fu fondata da Alberto e Alfo Bartolommei nel 1965; la famiglia acquistò la proprietà dai signori Castelli-Martinozzi, proprietari della Tenuta Villa Santa Restituta. Dalla prima vigna piantata nel 1965, denominata “Vigneto Madre” si ricavano ancora oggi i cloni per le piante messe a dimora nei nuovi vigneti. Oggi l’azienda è guidata da Giacomo Bartolommei, enologo e nipote di Alfo; gli ettari vitati sono ventuno, di cui diciassette coltivati a Sangiovese Grosso per la produzione del Brunello di Montalcino D.O.C.G., Rosso di Montalcino D.O.C. e IGT Toscana Sangiovese. L’azienda vinifica esclusivamente le proprie uve, coltivate ad un' altitudine di circa 300 m sul livello del mare, dove il clima ventoso consente di apportare limitati interventi, unicamente a base di sostanze di contatto come rame e zolfo. La vinificazione segue i processi naturali, privilegia l’uso dei lieviti autoctoni, contenuti nelle uve stesse: ciò conferisce al vino una sua precisa identità, ben riconoscibile e tracciabile, mai omologata nel gusto e nei profumi, assecondando piuttosto la mutevolezza dell’andamento stagionale delle annate, ed esprimendo la particolarità del territorio. Per l’affinamento si utilizzano botti in rovere di Slavonia per cercare di mantenere il più possibile inalterato il gusto del Sangiovese grosso. Caprili è una realtà affermata e i suoi vini hanno ottenuto numerosi premi; il nostro enologo, che ha assaggiato praticamente tutti i Brunello, pone Caprili ai primissimi posti della sua personale e autorevole classifica.