Champagne Dom Pèrignon Legacy Edition Astucciato Vintage 2008

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Disponibilità : Immediata
Uvaggio : Pinot Noir e Chardonnay
Gradazione : 12,50%
Anno : 2008
Formato : 0,75 LT
Temperatura Servizio : 6-8 gradi
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Regione: Champagne

Formato: 0,75 LT

Anno: 2008

Gradazione: 12,50%

Temperatura Servizio: 6-8 gradi

Tempo Conservazione: Fino a 30 anni

Vinificazione: Nasce da un assemblaggio esclusivo di uve Pinot Nero e Chardonnay, l'affinamento sui lieviti è protratto per otto anni.

Uvaggio: Pinot Noir e Chardonnay

Abbinamento: Dato che offre calore e freschezza, si addice a piertanze cotte e crude, anche con l'uso di spezie, che valorizzano l'effervescenza ed esaltano la densità del vino.

Solfiti: Contiene solfiti

Sede cantina: 8 Rue de Bernon, 51200 Épernay, Francia

Si è fatto attendere a lungo e finalmente, quando già è stato rilasciato il 2009, arriva il Vintage 2008 di Dom Pérignon. Una annata strepitosa, un lunghissimo periodo di affinamento sui lieviti, il lavoro, anzi il capolavoro di Richard Geoffroy, chef de cave della maison per ventotto anni, che firma questa sua creazione prima di passare il testimone a Vincent Chaperon, al suo fianco dal 2005. Un'eredità, un passaggio suggellato dai nomi dei due maestri riportati sull’etichetta metallizzata, realizzata appositamente per la Legacy Ediction. E' un Dom Pérignon immenso, figlio di una annata pazzesca, che gli appassionati potranno godere subito, oppure tra qualche anno, quando all’eleganza di oggi si sarà aggiunta la complessità che il tempo avrà saputo donare, senza aver scalfito la freschezza, la leggerezza, l'infinita armonia di questo grande champagne.

Dom Pérignon è un mito, una leggenda che, come si usa dire, non ha bisogno di presentazioni. Citiamo solo tre nomi, tre personaggi che hanno rappresentato e rappresentano la storia della grande maison: il primo è Pierre Pérignon, classe 1638, il monaco benedettino francese che secondo la tradizione “inventò” lo Champagne, studiando, sperimentando e mettendo a punto il metodo della rifermentazione in bottiglia; il secondo è Robert-Jean De Vogüe, direttore di Moët et Chandon: a lui si deve la geniale intuizione di utilizzare alcune riserve del 1921 per creare una nuova cuvée, dedicata a Pierre Pérignon; il terzo è Richard Geoffroy, l’attuale chef de cave, ritenuto all’unanimità il miglior maestro di cantina vivente. Dom Pérignon ancora oggi appartiene a Moët et Chandon, che a sua volta fa parte di Louis Vuitton Moët Hennessy, il più grande gruppo industriale del lusso al mondo. La produzione riguarda esclusivamente Champagne millesimati, vinificati con le migliori uve selezionate in una singola annata, provenienti da vigneti prevalentemente a Grand Cru e solo da vendemmie con caratteristiche eccezionali, in mancanza delle quali si rinuncia alla creazione del vintage.